Con la testa tra le stelle

L’immensità del cielo, una distesa di punti lucenti… a chi non è mai capitato di alzare gli occhi verso l’alto durante la notte e porsi delle domande riguardo alla meravigliosa vista dell’universo. Gli interrogativi sono stati e sono tuttora moltissimi, basti pensare che ad una semplice domanda come “dove siamo nell’universo?” , ancora non è stata data una risposta esauriente.

In questa sede non ci proponiamo di spiegare tutti i segreti dello spazio stellato, ma vogliamo dare delle idee, spunti per iniziare il cammino di osservazione celeste, mese dopo mese.

Perciò occhio al cielo di una notte di maggio! Volgendo lo sguardo ad ovest, subito dopo il tramonto, si possono scorgere sopra l’orizzonte tre punti luminosi allineati. Questi non sono stelle, ma pianeti, i cui nomi, partendo dal più alto, sono Giove, Venere e Marte. La loro visibilità dipende molto dal luogo di osservazione e in ogni caso i primi due corpi dovrebbero essere visibili con facilità per tutto il mese, mentre Marte potrà non esserlo specialmente dopo la metà a causa del moto della volta celeste. Interessante è notare che il 15 maggio la Luna, in fase di piccola falce, si troverà tra Giove e Venere e dunque lo spettacolo che apparirà dinnanzi ai nostri occhi sarà molto affascinante.

Volgendo lo sguardo all’infinito ciò che attira maggiormente la nostra attenzione è sicuramente quell’enorme distesa di piccole luci naturali, che noi chiamiamo stelle. Sin dall’antichità il loro studio è stato molto approfondito. La semplice osservazione è stata spesso associata ad usi e credenze popolari, che hanno dato vita alla nascita di raggruppamenti di stelle. Questi rappresentano spesso l’immagine di una divinità, di un animale mitologico o di altre forme di culto e vengono chiamati comunemente costellazioni.

In particolare possiamo notare molto visibile a sud, sud-ovest estendersi maestosa nel cielo la costellazione del Leone, uno dei dodici segni zodiacali. Per riconoscerla basta semplicemente guardare nella direzione sopra indicata, cercare poi di individuare un insieme di astri luminosi che formano un punto di domanda alla rovescia. Questi rappresentano la testa e la parte anteriore dell’animale, mentre alla sinistra notiamo un triangolo di stelle che rappresentano la parte posteriore dello stesso.

Storicamente la costellazione del Leone rappresenta il mitologico leone di Nemea dotato di una pelle invulnerabile. Nell’antico racconto greco si narra che il leone attaccò gli abitanti di Nemea e li catturò. Questi vennero salvati da Ercole, l’imbattibile eroe dotato di forza sovrumana. Fatto impazzire da Giunone, Ercole uccise sua moglie e i suoi figli. Per punizione, gli vennero comandate dodici imprese impossibili, le famose dodici fatiche. La prima era proprio il salvataggio dei cittadini di Nemea e l’uccisione del leone. Ercole strangolò l’animale e si fece un mantello con la sua pelle.

Il cielo nasconde altri mille e più misteri, ma noi non possiamo risolverli tutti in queste poche righe. Ciò che proponiamo è… alzate lo sguardo verso il cielo, cominciate a stupirvi e a meravigliarvi.

Cieli sereni a tutti!

 

NOS Magazine numero 5 del 2002

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