L'acqua sulla Terra e nello spazio. Il quiz dell'ESA/UNICEF

Il team dello Human Spaceflight Education dell'ESA si è unito all'UNICEF nel lancio di un quiz online per i ragazzi europei dai 12 ai 14 anni, per celebrare la missione OasISS di sei mesi dell'astronauta Frank De Winne sulla Stazione Spaziale Internazionale e per promuovere il suo ruolo di Ambasciatore di Buona Volontà per l'UNICEF Belgio.

 Il tema del quiz è l'acqua sulla Terra e nello spazio. L'UNICEF sta attualmente conducendo una campagna denominata WASH sui temi dell'acqua e dell'igiene. La campagna sottolinea l'importanza dell'acqua pulita per la vita umana.

L'acqua, in quanto elemento primario di sostenimento per la vita, è altrettanto importante per il volo spaziale umano e le future esplorazioni. Considerevoli sforzi si stanno compiendo per risolvere i problemi specifici incontrati nello spazio, come la scarsità di acqua, la necessità di riciclare e le particolari condizioni igieniche. Le stesse tecnologie e soluzioni sviluppate per risolvere questi problemi sono applicabili anche sulla Terra.

Partecipando al quiz dell'ESA/UNICEF sull'acqua, scoprirete molte altre cose relative all'acqua sulla Terra e nello spazio e apprenderete come i due aspetti sono collegati. 

Alla conclusione del quiz, Frank De Winne rivelerà la risposta della domanda finale e annuncerà il vincitore del concorso direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale, dove si trova ora. La telefonata dallo spazio verrà trasmessa durante l'ISS Day, un evento didattico che si svolgerà a Bruxelles, in Belgio, il 6 ottobre. La registrazione dell'annuncio del vincitore da parte di De Winne sarà disponibile anche sul sito Web dell'ESA poche ore dopo l'evento.

Il quiz sarà disponibile in tutte le lingue degli Stati Membri dell’ESA. Per partecipare al quiz è necessario registrarsi.

Programma del quiz sul tema dell'acqua

 La registrazione apre il 26 agosto. La prima domanda verrà pubblicata venerdì 9 settembre. Ogni due giorni feriali, alle ore 16:00 (14:00 UT), verrà pubblicata una nuova domanda. In totale vi saranno 10 domande. La domanda finale sarà pubblicata il 30 settembre. Segui le ultime notizie sul sito Web dell'ESA dedicato ai voli spaziali abitati per verificare le date di inizio e le regole del concorso.

Le domande del quiz verranno pubblicate sulla pagina Web dell’ESA/UNICEF dedicata al quiz sull’acqua, alle ore 16:00 CEST (14:00 UT) in base al seguente programma:

  • Domanda n. 1: mercoledì 9 settembre
  • D2: venerdì 11 settembre
  • D3: lunedì 14 settembre
  • D4: mercoledì 16 settembre
  • D5: venerdì 18 settembre
  • D6: lunedì 21 settembre
  • D7: mercoledì 23 settembre
  • D8: venerdì 25 settembre
  • D9: lunedì 28 settembre
  • D10: mercoledì 30 settembre

 La missione OASSIS

 De Winne è uno dei sei membri dell'equipaggio che attualmente risiede e lavora sulla Stazione Spaziale Internazionale. E' previsto che egli rimanga in orbita fino alla fine di novembre prossimo.

Durante la sua missione, denominata OasISS, De Winne utilizzerà le strutture scientifiche della ISS, ed in particolar modo il laboratorio europeo Columbus, per eseguire una serie di esperimenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche che fanno parte del programma europeo.

A seguito di una rotazione di equipaggio il prossimo ottobre, inoltre, egli diventerà comandante della Stazione fino al suo rientro sulla Terra, in novembre. Sarà il primo europeo a ricoprire tale ruolo.

L'ESA ritiene che il settore educazionale sia un aspetto importante delle proprie missioni di volo umano, fonte di ispirazione per la gioventù odierna. La missione OasISS sarà l'obiettivo primario delle attività educazionali dell'ESA per tutta la durata della missione stessa.

Come partecipare al quiz dell'ESA/UNICEF sull'acqua

Leggete qui il regolamento e le condizioni di partecipazione del concorso sull'acqua dell'ESA/UNICEF

Per registrarsi andare sul sito del quiz sull'acqua dell'ESA/UNICEF

 

Liberamente ripreso da un comunicato stampa ESA

SMS dallo spazio

Fino  al 24 agosto, dal sito Hello From Earth  www.hellofromearth.net è possibile inviare messaggini gratuiti, in lingua inglese e lunghi al massimo 160 caratteri, che saranno trasmessi a Gliese 581d, grazie al governo australiano.

Ma chi è Gliese 581d? Si tratta di un pianeta extrasolare che ruota intorno alla nana rossa Gliese 581. Il pianeta si trova a 20,5 anni luce dalla Terra (cioè a 193.9 milioni di miliardi di chilometri), nella costellazione della Bilancia. Gliese 581d può essere incluso nella categoria super Terra, cioè un pianeta che ha una massa compresa tra le 2 e le 10 masse terrestri. Il pianeta è stato scoperto il 23 Aprile 2007 dal gruppo di Stéphane Udry all' Osservatorio di Ginevra in Svizzera usando lo strumento HARPS montato sul telescopio di 3,6 m dell' European Southern Observatory presso La Silla, Cile. Il gruppo di Udry ha impiegato la tecnica della velocità radiale, dove le dimensioni e la massa del pianeta sono determinate sulla base delle piccole perturbazioni gravitazionali indotte sulla stella principale.

Una volta inviati i messaggi, occorre armarsi di pazienza perché essi non raggiungeranno il pianeta prima del 2029 e le eventuali risposte non perverranno  sulla Terra prima del 2049. Il portavoce del sito web, Wilson Da Silva, ha affermato: “Questo è il primo tentativo di stabilire un contatto con il pianeta Gliese 581d”.

Il sito precisa che non ci sono garanzie di risposta.  Wilson da Silva spiega ancora che “è come un messaggio in bottiglia tra le stelle. Quello che è interessante non è se c'è qualcuno che ascolta, ma ciò che la gente dirà alla vita intelligente su un altro pianeta. Hello From Earth è il nostro modo di dimostrare che la scienza può rendere possibile l'impossibile. Siamo stati sulla luna e ora possiamo parlare alle stelle”.

Hello From Earth  é stato realizzato da Cosmos per la National Science Week, la Settimana nazionale della scienza australiana, che viene festeggiata annualmente, e gli sms saranno trasmessi dal Canberra Deep Space Communication Complex, una stazione radioastronomica della  Nasa situata a Tidbinbilla, vicino a Canberra, capitale dell'Australia

Ecco a voi il messaggio che il ministro della Scienza Kim Carr ha inviato per primo: “Ciao dall'Australia sul pianeta che chiamiamo Terra. Questi messaggi esprimono i sogni della nostra gente per il futuro. Vogliamo dividere questi sogni con voi. Da bambino, come molti australiani, guardavo le stelle e mi chiedevo cosa ci fosse. Ora la scienza mi permette di inviare un messaggio personale che potrebbero rispondere a quella domanda”.

Eclisse lunare penombrale

Un'eclissi lunare penombrale si verifica quando la Luna transita solo ed esclusivamente per la penombra della Terra, senza essere occultata dall'ombra: il fenomeno si mostra generalmente poco appariscente. Potrebbe essere visibile una piccolissima parte dell'ombra, ma solo se la Luna transita completamente all'interno della penombra: in questo caso, l'eclissi penombrale è totale; se invece ne viene oscurata solo una parte, l'eclissi penombrale è parziale. Come per le eclissi d'ombra esiste ugualmente una grandezza (magnitudo) penombrale.

L'ultima eclissi penombrale totale ha avuto luogo il 9 febbraio 2009 ed è stata l'ultima eclissi penombrale totale di questi anni; da questa data tutte le successive saranno parziali fino al 20 febbraio 2027 quando ve ne sarà un'altra totale di penombra visibile dall'Italia.

La prossima eclissi penombrale parziale avrà luogo il 6 agosto 2009. Nelle prime ore del 6 agosto, la parte meridionale della Luna entrerà nel cerchio di penombra proiettato all'esterno del cono d'ombra della Terra. Il fenomeno, anche se non molto vistoso, potrà essere apprezzato (in visuale e nella fotografia) molto più di quanto si possa pensare… provateci anche se l'orario non sarà dei più comodi!

Di seguito sono indicati orari e circostanze dell'eclisse: l'inizio e' previsto per le 01:04, il massimo verrà raggiunto alle 02:39 (l'ombra coprirà il 40% del diametro della Luna) e terminerà alle 04:14.

40 anni fa lo sbarco umano

Quest’anno, Anno Internazionale dell’Astronomia cade un importante avvenimento: il 40° anniversario dello sbarco umano sulla Luna. La missione Apollo 11 partì il 16 luglio 1969 dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral (Florida) e il 19 raggiunse l'orbita lunare. Alle 22,17 (ora italiana) del 20 luglio Armstrong e Aldrin toccavano il suolo lunare a bordo del modulo Eagle, mentre il loro compagno Michael Collins controllava il modulo di comando Columbia.

 

LA CRONOSTORIA DELL’EVENTO

Il 20 luglio 1969 il modulo lunare chiamato “Eagle”, venne separato dal “Columbia”. Collins rimase a bordo del Columbia, mentre l'Eagle con Armstrong e Aldrin, scendeva sulla superficie. Dopo un attento controllo visivo, Eagle ha acceso il motore e iniziato la discesa. Durante questa fase, gli astronauti si accorsero che il sito dell'atterraggio era molto più roccioso di quanto avessero indicato le fotografie. Armstrong prese il controllo manuale del modulo lunare, che fece allunare alle 20:17:40 UTC.

Il primo sito di atterraggio dell'Apollo, nella parte meridionale del Mare della Tranquillità a circa 20 km a sud-ovest del cratere Sabine D, fu scelto perché ritenuto abbastanza piano e liscio dai rilevamenti effettuati dai lander Ranger 8 e Surveyor 5, così come dalle mappe tracciate dal Lunar Orbiter.

Alle 2:56 UTC, ovvero sei ore e mezza dopo aver toccato il suolo, Armstrong compì la discesa sulla superficie e fece il suo grande passo per l'umanità. Aldrin lo seguì, e i due astronauti trascorsero due ore e mezza a fotografare la superficie lunare e raccogliere campioni di roccia.

Progettarono la disposizione delle attrezzature per installare l'Early Apollo Scientific Experiment Package (EASEP) e issare la bandiera americana, studiando il sito dell'allunaggio dalle due finestre triangolari dell'Eagle, che permettevano loro di avere una visione di 60°. La preparazione richiese ben più delle due ore previste. Armstrong ebbe alcune iniziali difficoltà a uscire dello sportello a causa della sua PLSS (Portable Life Support System, la tuta spaziale). Infatti secondo il veterano lunare John Young, a una riprogettazione del LM che prevedeva uno sportello più piccolo, non seguì una revisione della PLSS, così si rese difficoltosa l'entrata e l'uscita degli astronauti dello sportello.

L'Unità di Controllo Remota posta sul casco impediva ad Armstrong di vedersi i piedi. Mentre scendeva la scaletta di nove gradini, Armstrong tirò l'anello che schierò il Modular Equipment Stowage Assembly (MESA) contro il lato dell'Eagle attivando la telecamera della TV. Le prime immagini vennero ricevute al “Goldstone Deep Space Communications Complex” negli USA, ma quelle con miglior definizione si videro a Honeysuckle Creek in Australia. Qualche minuto più tardi le immagini furono mandate anche nel normale circuito televisivo, grazie al radiotelescopio del Parkes Observatory in Australia. Così, malgrado le difficoltà iniziali, le prime immagini in bianco e nero di un uomo sulla Luna vennero viste in diretta da almeno 600 milioni di persone sparse in tutto il mondo.

Dopo una breve descrizione della superficie (very fine grained... almost like a powder cioè “a grana molto fine... quasi come la polvere”) e aver pronunciato la sua storica frase, Armstrong fece il suo primo passo fuori dall'Eagle e diventò il primo uomo a camminare su un altro corpo celeste. Commentò che muoversi nella gravità lunare, circa un sesto di quella terrestre, era molto più facile che nelle simulazioni effettuate prima del lancio.

Oltre che essere la concretizzazione del sogno di John F. Kennedy di vedere un uomo sulla Luna prima della fine degli anni sessanta, l'Apollo 11 fu un test per tutte le successive missioni Apollo; quindi Armstrong scattò le foto che sarebbero servite ai tecnici sulla Terra a verificare le condizioni del modulo lunare dopo l'allunaggio. Successivamente raccolse il primo campione di terreno lunare, lo pose in una busta che mise nell'apposita tasca della sua tuta. Rimosse la telecamera dal MESA, fece una panoramica e la mise su un treppiede a 12 m dal modulo lunare. Il cavo della telecamera, però, rimase parzialmente arrotolato, rappresentando un pericolo per le attività fuori dal modulo (EVA).

Aldrin raggiunse Armstrong sulla superficie lunare e testò i metodi migliori per muoversi, compreso il cosiddetto salto del canguro. La disposizione dei pesi nella PLSS creava una tendenza a cadere verso l'indietro, ma nessuno dei due astronauti ebbe seri problemi d'equilibrio. Correre a passi lunghi divenne il metodo per spostarsi preferito dai due astronauti. Aldrin e Armstrong riferirono che dovevano programmare i movimenti da compiere sei o sette passi prima. Il terreno molto fine era anche particolarmente sdrucciolevole. Aldrin rilevò che il muoversi tra la luce solare diretta e l'ombra dell'Eagle non provocava cambiamenti significativi di temperatura all'interno della sua tuta spaziale, invece il casco risultava essere più caldo sotto il Sole.

Gli astronauti piantarono insieme la bandiera degli Stati Uniti, e la consistenza del terreno non permise di inserirla per più di 20 cm. Successivamente essi ricevettero una chiamata del presidente di allora, Richard Nixon.

Il MESA non si rivelò una piattaforma di lavoro stabile, inoltre era all'ombra, e questo rallentò ulteriormente il lavoro. Mentre lavoravano, gli astronauti alzarono della polvere grigia, che andò a sporcare la parte esterna delle loro tute. Posizionarono l'EASEP, che includeva un sismografo passivo e un laser retro-riflettente. Successivamente Armstrong si allontanò a grandi passi di circa 120 metri dal Modulo Lunare per fotografare il Cratere Orientale mentre Aldrin iniziò la raccolta di materiale lunare. Usò il martello geologico, e questa fu l'unica situazione in cui venne usato dall'Apollo 11. Gli astronauti iniziarono la raccolta di rocce lunari con le palette, ma poiché l'operazione richiedeva molto più tempo del previsto, furono costretti ad abbandonare il lavoro a metà dei 34 minuti previsti.

Durante questo periodo, il “Mission Control” ha usato una frase codificata per avvertire Armstrong che i suoi tassi metabolici erano troppo alti e che avrebbe dovuto rallentare. I tassi rimasero generalmente più bassi di quanto previsto per entrambi gli astronauti durante la camminata, così il “Mission Control” assegnò ad Aldrin e Armstrong 15 minuti in più.

Aldrin rientrò nell'Eagle per primo. Con non poche difficoltà, gli astronauti caricarono i film e due sacchi contenenti più di 22 kg di materiale lunare dallo sportello del Modulo Lunare, grazie ad un sistema a puleggia chiamato “Lunar Equipment Conveyor”. Poi Armstrong saltò sulla scaletta ed entrò nel LM.

Dopo il trasferimento al Modulo di supporto vitale dell'LM, gli astronauti accesero il motore di ascesa per rientrare in orbita e alleggerirono il modulo gettando fuori le PLSS, le scarpe lunari, una fotocamera Hasselblad e altra apparecchiatura. Completata l'ascesa, spensero il motore e raggiunsero Michael Collins a bordo del CM Columbia che si trovava in orbita lunare.

Dopo più di 21 ore sulla superficie lunare, si ricongiunsero a Collins sul “Columbia”, con 20,87 kg di rocce lunari. I due Moon-walkers lasciarono sulla Luna apparecchiature scientifiche quali un prisma retroriflettente usato per il Lunar Laser Ranging Experiment. Lasciarono, inoltre, una bandiera americana e una placca con i disegni dei due emisferi terrestri, un'iscrizione, le firme degli astronauti e del presidente Nixon. L’iscrizione recita:

« Qui uomini dal pianeta Terra

fecero il primo passo sulla Luna

Luglio, 1969 d.C.

Siamo venuti in pace per tutta l'umanità »

 

I tre astronauti ritornarono sulla Terra il 24 luglio, accolti come eroi. Il punto dell'atterraggio in mare fu a 13 gradi 19 primi N, 169 gradi 9 primi W, cioè 640 km a SSW di Wake Island e 24 km dalla nave di recupero, la USS Hornet.

Vinci un pezzo di Luna

A quarant'anni dall'allunaggio, The New Scientist lancia una competizione per vincere un pezzo di Luna.

Volete vincere un pezzo di Luna? Fra il 20 e il 21 luglio 2009, a seconda del fuso orario, si festeggia il 40esimo anniversario dello sbarco sulla Luna e per l'occasione la rivista americana The New Scientist organizza una competizione che mette in palio proprio un pezzo del nostro satellite naturale.

Cosa fare? Scrivere e inviare, entro il 29 giugno 2009, una frase alternativa a quella del “un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l'umanità” pronunciata da Armstrong quando calcò il suolo lunare. La frase migliore sarà premiata.

Tutte le informazioni su http://www.newscientist.com/article/dn17213-competition-win-a-piece-of-moon-rock.html

Informazioni

Astronomia Valli del Noce è un portale che vuole essere un punto di incontro e di informazione per l'attività astronomica che si svolge in Val di Non e Val di Sole (Trentino), ma non solo. Vuole anche essere un punto di partenza per tutti quegli astrofili alla ricerca di informazioni sul mondo dell'astronomia e per tutti quei neofiti che si avvicinano per la prima volta all'astronomia.

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