Stelle massicce nascono

tilizzando un radiotelescopio CSIRO, un gruppo internazionale di ricercatori ha catturato la radiazione emessa da un’enorme nube di gas e polveri mentre sta collassando su se stessa, fornendo importanti indicazioni per risolvere un annoso problema della cosmologia: in che modo si formano le stelle massicce?

“Nonostante decenni di osservazioni e teorie”, sottolinea Peter Barnes, ricercatore dell’Università della Florida e autore di quest’ultimo studio, “non è chiaro in che modo si formino le stelle di massa di alcune decine di volte quella del Sole, mentre esiste un’idea abbastanza precisa di ciò che avviene con quelle paragonabili alla nostra stella. Le stelle massicce sono rare poiché rappresentano solo una minima parte di tutte le stelle, e si formano tutte insieme in seguito al collasso di nubi di gas estremamente massicce, in seguito al quale possono nascere centinaia di stelle di masse differenti. Per contro, quando le nubi sono di dimensioni inferiori, la probabilità che si formino stelle grandi è limitata”.

In accordo con questo modello, le regioni di spazio in cui si manifesta la formazione di stelle sono estremamente rare e distanti, nella maggior part dei casi, 1000 anni luce o più, il che rende assai difficoltosa la loro osservazione.

Grazie al radiotelescopio Mopra da 22 metri dello CSIRO, nei pressi di Coonabarabran, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, è stata scoperta, in seguito al monitoraggio di più di 200 oggetti di questo tipo, una nube massiccia costituita per la maggior parte da idrogeno gassoso e polveri con un diametro di tre o più anni luce che sta collassando su se stessa e formerà probabilmente un enorme ammasso di stelle.

La nube gassosa, indicata dalla sigla BYF73, è distante da noi circa 8000 anni luce, nella costellazione della Carena, nel cielo australe.

Secondo quanto riferito in un articolo apparso sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, l’indizio chiave per comprendere la dinamica del collasso è la rivelazione di due tipi di molecole all’interno della nube: HCO+ e H13CO+. Le linee spettrali della prima, in particolare, mostrano velocità e temperatura caratteristiche di un processo di collasso.

One people, one sky - GAM2010

Il successo senza precedenti delle “100 Ore di Astronomia” (100HA: 100 Hours of Astronomy) nell’aprile del 2009 ha dimostrato cosa possa ottenere una comunità internazionale di appassionati fortemente motivati, suscitando un entusiasmo anche maggiore verso un possibile passo successivo. Per quanto sia certamente una sfida immaginare qualcosa di posteriore alle straordinarie 100 Ore, Astronomers Without Borders (AWB) ha rilanciato anche oltre, proponendo agli appassionati di tutto il mondo di celebrare l’Universo per un mese intero!

 Programmato per aprile  2010, il Global Astronomy Month (GAM2010) è uno sforzo collettivo avente come obiettivo la collaborazione internazionale e un’interazione tra i partecipanti senza precedenti. Il concetto principale del GAM2010 è la condivisione di idee, esperienze e successi, consentendo alle comunità partecipanti di sviluppare ulteriormente i propri progetti e idee.

L’entusiasmo nel riunire insieme persone di tutti i Paesi, senza distinzioni di razza, di età e di credo – tutti rapiti dalle meraviglie dell’Universo – è qualcosa che sopravvivrà a lungo all’Anno Internazionale dell’Astronomia (IYA2009: International Year of Astronomy)” dice Mike Simmons, presidente di AWB e co-chair delle 100 Ore di Astronomia del 2009. “GAM2010 farà tesoro di quella passione ed energia, partendo da una semplice idea e costruendo un progetto globale, che moltiplicherà i suoi effetti strada facendo. Come per le 100 Ore, GAM2010 sarà un movimento sociale nell’ambito della comunità astronomica”.

Con la disponibilità di un mese intero, gli organizzatori di eventi nel corso di GAM2010 avranno quattro vantaggi rispetto alle 100 Ore dello scorso  anno: 1) la capacità di pianificare gli eventi nel miglior momento per il proprio Paese, 2) la possibilità di riprogrammare appuntamenti eventualmente affetti dal maltempo, 3) più opportunità di coinvolgere i partecipanti ed il pubblico con una più ampia serie di progetti e attività, e 4) la possibilità di ispirarsi a – e di ispirare – altri appassionati sparsi per il mondo.

 GAM2010 include gli eventi più popolari per astronomi e pubblico: telescopi saranno disponibili per ammirare la Luna, Saturno e altri oggetti, non solo presso osservatori e planetari, ma anche in località pubbliche; l’osservazione del cielo profondo da località buie, la maratona Messier, party per osservare lo sciame meteorico delle Liridi ed eventi per la celebrazione annuale dell’Astronomy Day (24 aprile) sono solo alcune delle attività che sono state pianificate; eventi speciali ispirati a particolari programmi dell’Anno dell’Astronomia, osservazioni con telescopi controllabili via Internet, web cast e podcast di presentazioni di particolare interesse, esibizioni, competizioni pubbliche, concorsi di astrofotografia e workshop e molto altro, per far sì che ci sia qualcosa per tutti.

Il sito web per il GAM2010 costituisce il portale di accesso a tutte le attività, fornendo informazioni aggiornate e in tempo reale, funzionando anche come piattaforma per condividere idee e risultati che incoraggeranno la cooperazione internazionale nel pianificare eventi, creando ancor più un sentimento di comunità globale.

Il Canale di Broadcasting Online per il GAM2010 metterà a disposizione degli organizzatori di tutto il globo uno spazio per mostrare materiali video dai loro eventi, offrire presentazioni d’interesse per il pubblico generico e includere trasmissioni live da tutto il mondo ai  propri eventi .

I GAM2010 Blogs sono una preziosa sorgente d’informazione e di promozione degli eventi. I blogger del GAM descriveranno importanti eventi e progetti, mentre gli organizzatori locali potranno postare informazioni sulle proprie attività. Social media e network verranno inoltre utilizzati per incrementare audience ed entusiasmo.

Partecipate dunque a queste celebrazioni del prossimo aprile 2010, quando il Global Astronomy Month riunirà migliaia di appassionati e centinaia di organizzazioni di tutto il mondo per scambiarsi innovazione ed entusiasmo, unendo la persone attraverso questo straordinario senso della condivisione. Un mese per celebrare Un Solo Popolo, Un Solo Cielo!

 

Sito internet: http://www.gam-awb.org/

 

Comunicato stampa ufficiale

Simulazione missione su Marte

Marte è il pianeta del sistema solare più è simile alla Terra. Il suo diametro è circa la metà di quello della Terra e la sua massa poco più di un decimo (quindi gravità molto minore) ma ha una inclinazione dell’asse di rotazione e la durata del giorno simili a quelle terrestri. Essendo però più distante dal Sole impiega 780 giorni per l’intero periodo di rivoluzione. Il pianeta Marte ha inoltre, come la Terra , una atmosfera (molto rarefatta), la sua temperatura superficiale oscilla tra –140°C e + 20°C e si possono vedere calotte polari, deserti sabbiosi ed ultimamente è stata individuata una zona sotterranea che contiene acqua.

Dopo le missioni Apollo che ci hanno permesso di mandare per la prima volta su un altro corpo celeste (la Luna) un uomo , è nata la voglia di fare il salto successivo nello spazio infinito. L’obbiettivo è stato di conoscere ed arrivare a mettere i piedi sul pianeta Marte , con la segreta speranza di trovare forme di vita o magari tracce di antiche civiltà.

Per questo gli Stati Uniti nel 2004 annunciarono per bocca dell’allora Presidente George W.Bush una cooperazione tra Nasa e Lockheed Martin per la realizzazione del progetto Orion la cui missione di prova è programmata per il 2020 verso la Luna per poi intraprendere il viaggio verso Marte mentre l’ESA prevede una missione con uomini verso Marte tra il 2030 e il 2035.

Queste missioni con equipaggio umano saranno precedute da diverse simulazioni di volo che serviranno prima di tutto a testare le necessità e le reazioni del fisico umano ad una permanenza così lunga nello spazio.

Per questo nacque il progetto Mars 500 che ha realizzato una simulazione di volo verso Marte per 105 giorni lo scorso anno alla quale seguirà quest’anno la simulazione dell’intera missione per 520 giorni.

 Il progetto Mars 500 è stato avviato dall’IBMP in collaborazione con l’Agenzia Russa per l’aviazione e lo spazio (RKA) e consiste nel confinamento in un ambiente che riproduce nei principali aspetti funzionali i quattro moduli che costituiscono la navicella destinata nei prossimi decenni ad affrontare l’esplorazione di Marte: la sezione residenziale, il modulo di trasferimento, il modulo di emergenza e la stazione per lo stoccaggio dei viveri e della logistica necessaria all’intera spedizione; lo scopo è la simulazione degli effetti del confinamento per il viaggio su Marte. La denominazione Mars500 deriva dalla previsione per una possibile futura missione umana su Marte che utilizzi la propulsione convenzionale: 250 giorni per il viaggio verso Marte, 30 giorni sulla superficie marziana e 240 giorni per il viaggio di ritorno, per un totale di 520 giorni.

Una squadra di sei membri, inclusi due europei, inizierà quanto prima una missione simulata su Marte in un’installazione che comprende una navicella interplanetaria, un Mars Lander e un paesaggio di Marte. L’esperimento Mars500, lungo quanto un vero viaggio su Marte, è il test più estremo di perseveranza umana che ci sia al mondo.

Quattro europei selezionati dall’ESA, il belga Jerome Clevers, i francesi Arc’hanmael Gaillard e Romain Charles e l’italo-colombiano Diego Urbina, hanno iniziato il training di missione alla fine di febbraio insieme agli altri membri della squadra presso l’Istituto Russo per i Problemi Biomedici (IBMP) a Mosca. Due di questi quattro candidati saranno selezionati come partecipanti europei per Mars500. Questa prima missione simulata della vera durata di una missione su Marte inizierà in uno speciale habitat all’IBMP di Mosca la prossima estate. 

Maratona Messier

Il termine “Maratona Messier”, definisce il tentativo di osservare nell’arco di una sola notte, tutti i 110 oggetti del catalogo Messier. Gli oggetti non sono distribuiti con uniformità nel cielo e la loro individuazione è in funzione della stagione e della località da cui si osserva. Alla latitudine del Trentino (nord Italia in generale) è possibile osservare in una notte tutti gli oggetti Messier, limitatamente ad un breve periodo dell'anno, che generalmente coincide con il mese di Marzo. Quest’anno cade nelle seguenti date 12-13-14 Marzo e 19-20-21 Marzo.

Infatti, in prossimità dell'equinozio di primavera, il Sole si trova tra i Pesci e l'Acquario, che sono costellazione prive di oggetti, questo fatto ci da la possibilità di poter vedere nell’arco delle 8-9 ore notturne, tutte le galassie, le nebulose, gli ammassi aperti e globulari del catalogo Messier. Questa osservazione è possibile, ovviamente, solo con un'ottima visibilità e da una località particolarmente buia e sgombra da ostacoli sull’orizzonte SUD ed EST.

La Maratona, che inizia al tramonto e finisce all'alba, può essere effettuata con qualsiasi strumento: dal piccolo binocolo al telescopio. Un binocolo 10x50, offre la possibilità di osservare un buon 70% del catalogo. Si tenga presente però che oggetti come le galassie e le nebulose sono piccoli e poco luminosi. In questo caso, si consiglia l’uso di un telescopio riflettore Newton, con un’apertura minima di 150 mm. Ad esclusione dei primi 20 oggetti, che rimangono bassi sull’orizzonte, tutti gli altri una volta sorti, si collocano in una posizione ben elevata nel cielo. Pertanto, non si deve avere fretta se non si osserva subito un oggetto, ma occorre aspettate che sia più alto sull'orizzonte.

La Maratona di Messier fu inventata indipendentemente da diversi astrofili nord-americani e, forse, da uno spagnolo negli anni '70. Probabilmente il primo fu Gerry Rattley di Dugas, Arizona, che la notte tra il 23/24 marzo completò la lista ed osservò tutti e 110 gli oggetti di Messier. Questa osservazione è possibile, ovviamente, solo con un'ottima visibilià ed in particolari località.

La storia della Maratona di Messier la si può trovare nella Guida per l'osservatore alla Maratona di Messier (The Messier Marathon Observer's Guide) di Don Machholz che, tra l'altro, propone una lista utile per la ricerca in sequenza degli oggetti. Machholz fa notare inoltre, che è possibile compiere durante tutto l'anno delle maratone parziali e la percentuale di oggetti visibili, ancora una volta, dipende dalla località dell'osservatore.

Gli osservatori al sud potrebbero preferire altre maratone, esperti osservatori hanno compilato elenchi molto lunghi per osservare fino a 500 oggetti in una notte; Don Machholz ci informa di aver osservato in una sola notte 599 meraviglie del cielo profondo!

Distruzione di un paineta extrasolare

Un pianeta extra-solare di grande massa, WASP 12-b, sta per essere distrutto dalla propria stella. “È la prima volta che gli astronomi sono testimoni dell'incipiente distruzione e del cammino di un pianeta verso la propria morte”, dice Douglas N.C. Lin, coautore dello studio pubblicato su Nature e direttore del Kavli Institute for Astronomy and Astrophysics (KIAA) di Pechino.

WASP 12-b è stato scoperto nel 2008 ed è uno dei più strani pianeti mai scoperti al di fuori del Sistema Solare negli ultimi 15 anni. È un gigante gassoso, con una massa e un volume superiore rispettivamente del 50% e dell'80% a quelle di Giove, ed è dotato di una temperatura straordinariamente elevata intorno ai 2500 °C. Inoltre, orbita attorno a una stella di massa all'incirca uguale a quella del Sole, situata nella costellazione dell’Auriga, a una distanza molto ravvicinata, meno di due milioni di chilometri (la distanza Terra-Sole è di poco inferiore ai 150 milioni di chilometri).

Per spiegare le dimensioni del pianeta, non spiegabili dai modelli, i ricercatori hanno analizzato le forze di marea che sono in azione su di esso. Dai calcoli è così risultato che esse sono di un’entità tale da contribuire significativamente non solo al riscaldamento di WASP-12b in conseguenza delle forze di attrito che determinano al suo interno, ma anche da fargli assumere una forma molto più simile a un pallone da rugby che a una sfera.

Inoltre, spiega Shu-lin Li, primo firmatario dell'articolo, “WASP-12b sta perdendo massa in favore della sua stella alla tremenda velocità di sei miliardi di tonnellate al secondo. Di questo passo verrà completamente distrutto in meno di dieci milioni di anni. Può sembrare un tempo lungo, ma per gli astronomi è un nulla.

Il materiale strappato da WASP-12b non cade comunque direttamente sulla sua stella, ma va a formare un disco che spiraleggia verso di essa. L'analisi del moto orbitale del pianeta suggerisce che all'interno di questo disco vi sia anche un altro, piccolo pianeta, di massa comunque alquanto superiore a quella della Terra. Secondo i ricercatori sia il disco sia il pianeta che vi si trova all'interno dovrebbero essere osservabili anche con le strumentazioni telescopiche attualmente disponibili.

Informazioni

Astronomia Valli del Noce è un portale che vuole essere un punto di incontro e di informazione per l'attività astronomica che si svolge in Val di Non e Val di Sole (Trentino), ma non solo. Vuole anche essere un punto di partenza per tutti quegli astrofili alla ricerca di informazioni sul mondo dell'astronomia e per tutti quei neofiti che si avvicinano per la prima volta all'astronomia.

Privacy Policy

I cookies servono a migliorare i servizi che offriamo e a ottimizzare l'esperienza dell'utente. Proseguendo la navigazione, senza modificare le impostazioni del browser, accetti di ricevere tutti i cookies del portale web www.astronomiavallidelnoce.it. Se non desideri ricevere i cookies, modifica le impostazioni del tuo browser.

Privacy Policy

AVdN Foto del Giorno

Astronomy Picture of the Day