Petali di stelle

Il cielo estivo è ricco di fascino e di oggetti veramente belli e straordinari da osservare. Tuttavia le condizioni metereologiche non sono sempre state le migliori e molto spesso si è dovuto pazientare non poco prima che le stelle andassero ad impreziosire il cielo notturno. Tutto ciò è successo la sera del 30 luglio nella Piazza della Fontana del comune di Monclassico. Il comune ha organizzato in collaborazione con Astronomia Valli del Noce una serata di osservazione della volta celeste. Il titolo dell’evento è stato “Petali di stelle”.

Inizialmente il cielo coperto non ha mostrato le sue meraviglie e il centinaio di persone che assistevano sono stati catturati dalle splendide immagini proiettate e dalle precise spiegazioni dei due relatori, Christian Stringari e Mario Sandri. Si è parlato di stelle cadenti, comete, ma in generale si è disquisito sulla scienza del cielo: quando e dove nascono le costellazioni, perché sono poste in cielo, chi le ha inventate, etc. Tutte domande che hanno catturato l’attenzione del pubblico.

Ahimè, non è stato possibile osservare i numerosi pianeti che vi erano in cielo: Venere, Marte, Giove e Saturno. Tuttavia, a poco a poco il cielo si è aperto ed ha permesso di osservare le principali costellazioni. Ed ecco apparire il triangolo estivo con Vega, Deneb ed Altair. Si vede bene la Via Lattea nella costellazione del Cigno. A poco a poco il cielo si apre sempre di più, fino a permetterci di osservarlo tutto. Ed ecco l’Orsa Maggiore e Minore con la stella Polare. Cassiopeia, Bootes, Hercules, Corona Borealis.

Incuriositi gli spettatori possono osservare anche Ofiuco, la tredicesima costellazione zodiacale, detto anche il Serpentario perché tiene in mano un serpente. Ofiuco rappresenta i primo medico della storia. Non solo sono state osservate le costellazioni, per ognuna di queste è stata raccontata una bellissima storia associata. Il cielo dunque è una sorta di libro dove si possono leggere i miti e le leggende del mondo antico.

Però l’attenzione è stata anche catturata in particolar modo da due oggetti bellissimi del profondo cielo: M13, il Grande Ammasso di Ercole, e M57, la Nebulosa Anello nella costellazione della Lira.

L’incontro è stato ripetuto la sera del 27 agosto. Anche qui le condizioni meteo non sono state delle migliori ed hanno permesso di osservare solo alcune costellazioni. Tuttavia si sono riusciti ad osservare in particolare la Luna e Giove sopra l’orizzonte est. Questi due oggetti distavano poco tra di loro.

È fantastico osservare Giove coi suoi quattro satelliti principali Io, Europa, Ganimede e Callisto. Questi sono stati osservati la prima volta 401 anni fa da Galileo Galilei. Anche se fonti storiche affermano che Ganimede sia possibile osservarle in condizioni di cielo ideali e che il primo a fare ciò sia stato un astronomo cinese, Gan De, nel 364 a.C.

La cosa migliore, tuttavia,  è stato l’apprezzamento del pubblico entusiasta di poter osservare il cielo attraverso un telescopio. Allora non mi resta che sperare di vedervi alla prossima serata!

Cieli sereni a tutti!

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