Lacrime di San Lorenzo

Perseo è un’interessante costellazione che inizia a fare capolino ad est nelle sere di fine estate e di inizio autunno. Tale costellazione è soprattutto nota per uno sciame di meteore, quello delle Lacrime di San Lorenzo.

Questo raggruppamento di stelle si trova incastonato tra tre importanti e belle costellazioni: quella di Cassiopea, dalla tipica forma a W o M, il Toro, con splendidi ammassi aperti delle Pleiadi e delle Iadi, ed infine Andromeda, celeberrima per la galassia racchiusa entro i suoi confini.

Da sempre in questo gruppo di stelle l’attenzione è stata catturata da Algol, in arabo era Ras-al-ghul, la stella del demonio, un astro che muta la sua luminosità ogni tre giorni circa. Dagli Ebrei era detta Rosh ha Satan, la testa di Satana, o identificata con Lilith, la prima moglie di Adamo che si trasformò in un vampiro della notte. Anticamente era una stella infausta, forse perché era già nota la sua variabilità. Ufficialmente però questa caratteristica venne scoperta da Montanari nel 1667. Oggi sappiamo che si tratta di una variabile ad eclisse, una stella che periodicamente viene eclissata dalla sua compagna.

Una delle grandi attrattive di Perseo e meraviglie del cielo è il doppio Ammasso acca e chi Persei, due raggruppamenti stellari vicini tra di loro. Osservati con un binocolo, lo strumento migliore per questo tipo oggetti, mostrano un gran numero di stelline radunate in due gruppi ravvicinati. Si tratta di astri giovani dal colore azzurro. In condizioni favorevoli è possibile scorgerli già a occhio nudo come due macchie luminose. I due ammassi contengono un totale di circa 700 stelle. Curiosamente, il grande Astronomo Charles Messier, che catalogò gli oggetti più belli del cielo, ora racchiusi nel famoso catalogo che porta il suo nome, non si accorse di questo oggetto. Anche M34 è un ammasso aperto, molto meno ricco però dei due precedenti, scoperto da Messier nel 1764. Passando agli oggetti non stellari, M76 è una nebulosa planetaria molto debole, spesso detta il piccolo manubrio. Infine vi è la nebulosa California, così chiamata per la sua forma. Si tratta di una vasta zona di idrogeno ionizzato spettacolare nelle fotografie a lunga posa.

A tutti è noto il fenomeno delle Lacrime di San Lorenzo, una pioggia meteorica che si verifica ogni anno proprio nel periodo centrato sul giorno del santo da cui prendono il nome. In realtà, il massimo di attività dello sciame si ha verso il 12-13 di agosto. Queste meteore vengono chiamate Perseidi perché il radiante, cioè il punto da cui sembrano provenire, è posto in questa costellazione. Il motivo del comportamento ordinato delle Perseidi risiede nella loro origine. Dal 7 agosto fino alla metà del mese, la Terra attraversa una scia di polvere lasciata dalla cometa periodica Swift-Tuttle, così chiamata dal nome degli scopritori, attraendo su di sé parte del materiale cometario. Tale materiale, all’ingresso nell’atmosfera, si surriscalda e ionizza l’aria che attraversa, creando una scia di gas luminescenti visibili anche dal suolo. Le Perseidi sono uno degli sciami più ricchi dell’anno e, sicuramente, il più famoso.

Perseo è l’eroe greco figlio di Danae e Zeus che, per una strana profezia, venne gettato in mare. Fu però salvato e portato sull’isola si Serifo, il cui re in seguito lo mandò ad uccidere Medusa, la Gorgone dalla testa provvista di una chioma di serpenti, e il cui sguardo, al pari di quello delle due sorelle Euriaele e Steno, impietriva chiunque lo guardasse. Le Gorgoni vivevano sul monte Atlante, e su di esse vigilavano le loro sorelle, le Graie, che tuttavia possedevano un unico occhio, che erano costrette a passarsi di volta in volta. Perseo si accinse all’impresa con un’attrezzatura speciale: poteva rendersi invisibile grazie a un elmo speciale fornitogli da Ade, ripararsi con uno scudo bronzeo datogli da Atena, ed era armato di una spada di diamanti costruita da Efesto. Ai piedi calzava sandali alati, dono di Ermes. Così bardato si sbarazzò facilmente delle Graie togliendo loro quell’unico occhio, e nottetempo, guardando sul lucidissimo scudo l’immagine riflessa di Medusa che dormiva, tagliò il capo della Gorgone, uccidendola. Dal corpo decapitato di Medusa uscì Crisaore e Pegaso, il cavallo alato. Durante il suo ritorno in patria, come abbiamo già narrato altrove, Perseo salvò Andromeda, incatenata ad una roccia e sacrificata ad un mostro marino.

Cieli sereni a tutti!

 

NOS Magazine numero 7 del 2005

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